Museo Archeologico
Fu quell’episodio a spingere le autorità locali a progettare un museo dove conservare i preziosi reperti delle sepolture longobarde. Nel frattempo, Arsago Seprio divenne teatro di nuovi ritrovamenti, con le necropoli romane di Via Beltrami e Via Roma, che permisero di comprendere meglio la storia e l’evoluzione di questo vicus di epoca romana. A partire dal 1981 la Soprintendenza cominciò a depositare gli oggetti fino all’inaugurazione del Museo nel 1983. Un allagamento del febbraio 1991 ne causò la chiusura: seguirono anni di restauri, ampliamenti, fino alla riapertura definitiva nel 1998. Il Museo ospita attualmente la collezione archeologica, che copre un arco cronologico molto ampio, dall’Età del Bronzo al Rinascimento, e una collezione paleontologica, a cui è stata recentemente dedicata una sezione specifica.
Si compone di una parte esterna, che coincide con il portico, adibito a lapidario, e con il giardino, dove sono ancora visibili in situ le tombe longobarde scavate negli anni Settanta. Proprio la presenza della necropoli, l’unica conservata a vista in Italia, è un elemento di prestigio per il museo stesso. L’interno, invece, presenta tre sale dedicate alla collezione archeologica, una sala adibita a biblioteca specialistica e una sala dedicata alla sezione paleontologica.