Nella seconda sala, dedicata alla memoria di Silvio Pozzi, storico locale, sono esposti icorredi funerari provenienti dalla necropoli tardo lateniana (II-I secolo a.C.), scavata a più riprese in località S. Ambrogio: tombe a cremazione, in cassetta litica o laterizia.
Non sono più presenti armi, che vengono sostituite dagli strumenti di lavoro.
Al centro della sala è stata ricostruita la tomba più importante, a doppia cassa di pietra: vi erano contenute le ceneri di un anziano e di un bimbo con i relativi corredi; intorno, le offerte gettate sul rogo.
I corredi presenti nelle sepolture, testimoniano il passaggio culturale da celta a romano. Presenti molte ceramiche di tradizione romana, realizzate in loco o importate tramite i commerci dal centro e sud Italia. Altre continuano ad essere realizzate mantenendo i caratteri della tipica ceramica celta con decorazioni a spina di pesce, bugne, onde e unghiate.
Particolarmente interessante è l'evoluzione del tipico recipiente celta per contenere il vino, il vaso a trottola, il quale nel tempo viene modificato dagli artigiani ceramisti, facendogli assumere la forma dell'olpe romano.
a cura di Dr. Cristiano Brandolini