La chiesa possedeva, a detta della Soprintendenza, uno scarso valore estetico, eccezion fatta per il campanile, che avrebbe potuto essere utilizzato per qualche costruzione futura.
Originariamente, la chiesa era descritta da padre Loretto come ‘lunga 13 braccia e larga 9, con un campanile ed una campana’: a quel tempo era utilizzata per svolgere riti profani, come testimonia un deposito di miglio da vagliare, ma talvolta venivano celebrate delle messe da parte di cappellani mercenari.
Nel 1630 il coadiutore Gaspare Piantanida restaurò l’edificio ed iniziò a celebrarvi regolarmente le messe. Sempre in seguito alla ristrutturazione del 1630 fu aperto un accesso dalla strada comunale a Nord che rese indipendente e diretto l’ingresso alla chiesa da Ovest per mezzo di una porta sovrastata da una finestra tonda. Ne fu ordinata la demolizione nel 1958, dato che da parecchi anni non era più adibita alla celebrazione di riti religiosi.
Fu ordinato però di lasciare intatto il campanile, dato che rappresentava un tesoro ambientale per quella zona. Una figura importante per la chiesa di San Rocco fu Alessandro Minali, che decise di acquistarla per trasformarla nella propria casa (trasformò per esempio la sacrestia nel proprio studio personale): nel fare ciò, Minaldi, insieme ad altri collaboratori, decise di restaurarla e apportare delle migliorie, per poter così affermare e celebrare la sacralità dell’edificio.
La chiesa fu edificata su una più antica chiesa dedicata a Santo Stefano. Nel 2007 furono eseguiti consistenti lavori di ristrutturazione. Originariamente era composta da un’unica navata, per poi essere ampliata con l’aggiunta della sagrestia. La navata è priva di decorazioni, e termina con un altare barocco sotto una cappella semicircolare. Nel tabernacolo è racchiusa una statuetta in avorio raffigurante San Rocco vestito da pellegrino. La chiesa venne definitivamente sconsacrata nel corso della seconda guerra mondiale.
Testi realizzati con il contributo degli studenti dei Licei Scientifico e Classico di Gallarate e in aggiornamento con i risultati degli studi più recenti.